Pizza napoletana: 10 curiosità imperdibili

Quando si parla di Napoli, il primo pensiero corre inevitabilmente alla pizza, il simbolo per eccellenza che incanta italiani e stranieri. Tra i vicoli della città partenopea si celano i segreti della sua ricetta originale, mentre il profumo dell’impasto appena sfornato avvolge chiunque passi, riscaldando il cuore e l’anima. 

La pizza non è solo un piatto: è un gesto d’amore, un rito di convivialità, un’icona che da secoli rappresenta l’Italia nel mondo. Eppure, nonostante la sua fama planetaria, molti dettagli e curiosità legati alla sua tradizione restano sconosciuti. 

Scopriamo insieme 10 curiosità imperdibili sulla pizza napoletana, per apprezzarla ancora di più.

Le curiosità che non sapevi sulla pizza napoletana

  1.  Il tricolore italiano. La pizza Margherita, ideata dal celebre pizzaiolo Raffaele Esposito, nacque nel 1889 in onore della regina Margherita di Savoia. I suoi ingredienti – il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella e il verde del basilico – richiamano i colori della bandiera italiana, diventando un omaggio culinario al Bel Paese.
  2. Cibo di strada per eccellenza. In origine, a Napoli la pizza era venduta come cibo economico e nutriente, perfetto per i passanti. La pratica di piegarla in quattro, creando la famosa “pizza a portafoglio”, la rendeva ancora più pratica da gustare camminando.
  3. Lenta lievitazione, grande leggerezza. La ricetta autentica della pizza napoletana prevede una lievitazione naturale che può durare fino a 24 ore. Grazie all’uso di poco lievito, l’impasto risulta morbido e fragrante, garantendo un’esperienza leggera e altamente digeribile.
  4. Patrimonio UNESCO. Dal 2017, l’arte dei pizzaioli napoletani è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, celebrando la maestria e la tradizione che rendono la pizza napoletana un’eccellenza mondiale.
  5. Solo due varianti autentiche. Nella tradizione napoletana ci sono solo due versioni di pizza: la Margherita, con pomodoro, mozzarella e basilico, e la Marinara, rossa, con aglio, origano e olio d’oliva. Al di fuori di queste, le varianti moderne sono nate per rispondere ai gusti di tutti, ma non fanno parte della tradizione classica.
  6. Una pizza spaziale. Nel 2017, l’astronauta Paolo Nespoli ha portato la pizza nello spazio. Con gli ingredienti inviati dalla NASA, ha preparato una versione adatta all’assenza di gravità, regalando agli astronauti un momento di autentica italianità.
  7. Ingredienti d’eccellenza. La vera pizza napoletana si realizza con materie prime di qualità assoluta: il pomodoro San Marzano DOP e la mozzarella di bufala campana DOP. Questi ingredienti, prodotti nel territorio campano, sono sinonimo di autenticità e gusto.
  8. Il segreto del cornicione. Il cornicione della pizza napoletana è morbido, gonfio e leggero. Deve essere così elastico da poter essere schiacciato con un dito senza perdere consistenza. Il cornicione ripieno, oggi popolare, è invece una reinterpretazione moderna che si discosta dalla tradizione.
  9. Giornata Mondiale della Pizza. Ogni anno, il 17 gennaio si celebra la Giornata Mondiale della Pizza, dedicata a Sant’Antonio Abate, patrono dei pizzaioli e dei fornai. Una data che celebra la tradizione e l’amore per uno dei piatti più amati al mondo.
  10. Non siamo i maggiori consumatori. In Italia si consumano circa 5 milioni di pizze al giorno, ma sorprendentemente non siamo i maggiori consumatori. Gli americani ci superano, con un consumo medio di 13 kg di pizza a testa ogni anno, contro i 7,6 kg degli italiani.

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